Via Triboniano, Milano 
In un Paese come il nostro, che può vantare la produzione di vini ed altre bevande alcoliche fra le più amate e rinomate a livello mondiale, è inevitabile l’interesse ed il business che gira intorno all’export di questo materiale alcolico. All’estero infatti, non vedono l’ora di assaggiare ed apprezzare le creazioni Made in Italy, e per un produttore o un esportatore diventa quindi necessario sapere esattamente come gestire la spedizione e quali sono le normative che la riguardano. La gestione del materiale alcolico nel mondo degli spedizionieri internazionali a Milano richiede il rispetto totale per le normative previste. Si tratta di un mondo spesso nebbioso, ma vediamo di fare chiarezza.
Innanzitutto, è importante sapere che esistono liquidi che non si possono spedire perché esiste un divieto internazionale. Il divieto nasce dal fatto che le merci che sono trasportate insieme a questi liquidi devono essere anch’esse protette, oltre a venire protetta anche l’azienda di logistica e le persone che potrebbero venire in contatto con la merce stessa. Fra il materiale alcolico vietato per la spedizione troviamo ad esempio whisky e grappa.
Il materiale alcolico deve ovviamente essere imballato adeguatamente. Nessun servizio di logistica infatti accetterà la spedizione di materiale alcolico se non impacchettato secondo determinati canoni. Normalmente le casse hanno un interno in polistrirene espanso modellato oppure in cartone ondulato. Le bottiglie all’interno del pacco devono essere ben salde e lontane dai lati, in modo da diminuire al massimo il rischio di rottura. I contenitori sono realizzati in cartone ondulato e devono essere molto resistenti.
Queste sono solo le basi per una spedizione di materiale alcolico di successo, per maggiori informazioni ONT è l’esperto in questo settore.
